Az. Agr. Sciara

è un’azienda che nasce sui terreni vulcanici dell’Etna nel 2015.

Alla guida della stessa troviamo Stef Yim, asioamericano che, dopo essersi affinato come sommelier a Los Angeles e conscio di esperienze di vinificazione in California e in Francia, diventa enologo. Coglie nell’unicità del suolo vulcanico etneo il suo credo tanto da volersi spingere sempre più vicino al cratere. Le sue vigne di Grenache, nelle contrade Cielo e Nave, sono, difatti, le più alte d’Europa.

Ci troviamo a Randazzo (CT), Etna, Sicilia.

Territori:

  • Rocce vulcaniche e sabbie (760 metri)
  • Ceneri vulcaniche, rocce e sabbie (980 metri)
  • Rocce vulcaniche e sabbie (Centenario)
  • Ceneri vulcaniche e sabbie (1200 metri)
  • Rocce e sabbie vulcaniche (Acqua di Luna)

Vitigni:
Grenache, Nerello Mascalese;
Carricante, Catarratto, Minella bianca.

Età vigneti:
dai 45 ed oltre i 100 anni

Area:
Sul versante nord orientale, nord, nord occidentale e sud della montagna più alta d’Europa, l’Etna, sono naturalmente disposti i vigneti, anche più che centenari, ad alberello. Proprietà dell’azienda è, inoltre, la vigna a bacca rossa più alta d’Europa, situata a circa 1200 metri.

Classificazione:

  • Vino bianco
  • Vino rosso
  • IGT Etna Rosso
  • DOC Etna Rosso

Obiettivo:          
i punti fondamentali per Stef Yim, enologo asioamericano, sono:

  1. l’altitudine
  2. il suolo vulcanico giovane (il vulcano Etna è molto attivo)
  3. Vite Prefilossera con piede franco molto vecchio

Ogni vino comunica l’espressione dei singoli territori.   

Descrizione

Valutazione:     
vini coinvolgenti, affascinano e regalano sottile eleganza al gusto.

  • Grenache: profondità e potenziale alcolico
  • Nerello Mascalese: lettore del territorio, medio corpo, acidità
  • Carricante: eleganza e frutto
  • Catarratto: acidità e mineralità
  • Minella bianca: freschezza

Note comuni:
equilibrio ed originalità

Abbinamenti:
Bianchi: insieme a piatti di pesce come pasta ai frutti di mare per giungere fino alla carne bianca all’arancia

Rossi: pasta al tartufo, carni come stinco di maiale e maialino da latte, ossobuco e piccione arrosto. Azzardiamo con qualche pesce crudo

 

IGT Etna Rosso

1200 metri

Annata 2019

100% Grenache spagnolo

Viti di oltre 70 anni su suolo di ceneri vulcaniche e sabbie ad un’altitudine di 1200 metri

Contrada/Cru: Cielo e Nave

Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, diciannove mesi in vasi di terracotta e contenitori di vetro. Produzione di 960 bottiglie

Signorile è il colore rosso rubino. L’impatto olfattivo è attraente e viscerale. Identificativo del territorio etneo lascia emergere le note ferrose sotto forma di acciuga ed ancora nuance fruttate di more e melograno si accompagnano a sensazioni di castagne arroste.

Ingresso deciso, delicato ed espressivo del territorio vulcanico. La trama tannica è sottile e, come tale, è l’intera struttura del vino che regala momenti di intrigante eleganza.

Ostrica “Tarbouriech”, la Perla rosa del Delta – Maria Grazia Soncini - La Capanna di Eraclio di Codigoro (FE)

Centenario - Pre Phyloxera

Annata 2020

100% Nerello Mascalese

Viti di oltre 100 anni su suolo con sabbie e prevalenza di rocce vulcaniche ad un’altitudine da 630 metri a 1200 metri

Contrada/Cru: Barbabecchi, Feudo di Mezzo e Nave

Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, diciannove mesi in vasi di terracotta e contenitori di vetro. Produzione di 896 bottiglie

Versate il vino in un calice ampio e vi si presenterà un quadro olfattivo coinvolgente e profondo. Gli aromi si dispiegano in sentori di frutti rossi, fragola e arancia rossa per giungere a rovi e tabacco, rocce e muschio.

Il palato apprezza intensità e buona concentrazione. Sottile è l’eleganza del vino che risulta sempre fresco ed equilibrato. Le percezioni riscontrate vanno dai frutti rossi alle erbe essiccate per concludere in una seducente sensazione terrosa.

Pasta al tartufo, stinco di maiale arrosto, maialino da latte

IGT Etna Rosso

980 metri

Annata 2018

100% Nerello Mascalese

Viti di oltre 100 anni su suolo di ceneri vulcaniche e sabbie ad un’altitudine che varia tra quota 820 e quota 1000

Contrada/Cru: Barbabecchi, Carrana e Monte Dolce

Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, diciannove mesi in botti di rovere, vasi in ceramica e contenitori di vetro. Produzione di 3100 bottiglie

Prugne nere e ciliegie, menta verde e timo per giungere a funghi selvatici.

Il sorso è fresco ed i tannini risultano morbidi. La sensazione pseudo calorica è in equilibrio e si rende veicolo di una bevuta saporita dove possiamo percepire buccia d’arancia accompagnata da ciliegie, menta verde e finale minerale. Un vino che sa di frutto con la struttura agile e l’identità minerale di questa altitudine.

Germano con cipolla rossa

IGT Etna Rosso

760 metri

Annata 2018

93% Nerello Mascalese e 7% Nerello Cappuccio

Viti da 12-13 anni a 65 anni su rocce vulcaniche e sabbie poste a 720 – 770 metri s.l.m.

Contrada/Cru: Sciara Nuova e Taccione

Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, diciannove mesi in botti di rovere di varie dimensioni e contenitori di vetro. Produzione di 4170 bottiglie

L’intensità aromatica ci avvolge in sensazioni di sassi e bacche essiccate che si delineano tra una sensazione di pasta d’acciughe/note ferrose. Cogliamo le ciliegie e le castagne arroste.

In bocca il vino è bene strutturato e ricco di materia. La sensazione pseudo calorica porta con sé sentori di fichi e frutti neri, note saline e un finale boisè. Il vino si esprime al meglio almeno mezz’ora dopo l’apertura.

Carne alla brace, ossobuco e piccione arrosto. Con l’evoluzione anche pesce crudo.

Ululando alla Luna

Annata 2020

60% Carricante, 40% Catarratto, Minella Bianca e Garganega

Rocce vulcaniche e sabbie poste tra 720 e 1000 metri s.l.m.

Contrada/Cru: Carrana, Taccione e Monte Dolce

Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, macerazione di quaranta giorni e sedici mesi in acciaio inox e barrique di rovere. Produzione di 1550 bottiglie

Sentori di mela e pera, camomilla e zenzero.

Al palato si riscontra ottima freschezza accompagnata da perpetui accenni acido-salini. Nel finale il gusto ritrova corrispondenza di note floreali e miele e zenzero.

Pasta ai frutti di mare e carni bianche come pollo all’arancia

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